BabyMamme: un progetto per crescere insieme ai propri bambini
La maternità rappresenta un momento delicato e complesso nella vita di ogni donna: un momento impegnativo anche per una persona adulta, un evento che necessita di basi solide perché implica un progetto, un coinvolgimento a lungo termine per la donna che diventa madre e per le persone della sua cerchia familiare e sociale.
Se a diventare madre è un'adolescente, la complessità aumenta così come aumenta il rischio che non si stabilisca una relazione adeguata tra madre e bambino: può verificarsi un conflitto tra la modificazione del corpo in adolescenza e in gravidanza e tra la costruzione della propria identità adulta e gli intensi bisogni di cura del bambino, con il rinsaldarsi della dipendenza dalla famiglia a scapito dell’autonomia; ciò provoca pesanti conseguenze anche sul piano sociale (riduzione dell’istruzione, precarietà lavorativa, disagio economico e abitativo, isolamento dalla rete sociale/amicale). Si creano situazioni decisamente a rischio in cui maggiore è la necessità di sostegno: la mancanza di supporto incide negativamente su risorse e abilità genitoriali dell’adolescente e sul ripetersi di gravidanze a distanza di poco tempo.
Infine, i figli di madri adolescenti sono soggetti statisticamente più “a rischio” per lo sviluppo. Nei paesi in cui il fenomeno è diffuso da più tempo (USA, Regno Unito, alcuni paesi dell’Est Europa), si è visto che le ragazze sono più a rischio di povertà ed emarginazione: spesso interrompono gli studi e incontrano maggiore difficoltà nella ricerca di un lavoro. Nonostante nel nostro contesto, fortunatamente, si possa ancora parlare di una problematica "di nicchia", relativamente marginale, il fenomeno delle gravidanze precoci è di tutto rilievo e soprattutto è sempre di grande impatto per chi lo vive.
È del 2011 un progetto che dedica una attenzione specifica alle madri adolescenti milanesi, promosso da Fondaz. Cariplo, l’Ospedale S. Paolo di Milano, l’Università Statale di Milano Bicocca – Dipartim. di Psicologia, la Fondazione Ambrosiana per la Vita (FAV) e il CAV Ambrosiano.
BabyMamme: un progetto in evoluzione
Dopo questo avvio, nel 2014, il progetto si ramifica: l’Ospedale S. Paolo e l’Università cureranno la presenza del progetto in ambito ospedaliero (creando il S.A.G.A.) mentre FAV e CAV Ambrosiano esporteranno il modello sul territorio così da poter intercettare le situazioni più sommerse, anche in collaborazione con i servizi sociali del territorio, con l’apertura di 3 sportelli in quartieri periferici della città: si tratta di un servizio territoriale che si rivolge alle madri adolescenti tra i 13 ed i 22 anni e ai loro partner per sostenerli in un momento delicato della loro vita e prepararli ad accoglierne serenamente una nuova; durante la gravidanza e fino a tre anni di vita del bambino, i giovani genitori possono rivolgersi allo Spazio BabyMamme per crescere insieme ai propri figli e sentirsi meno soli.
Il progetto BabyMamme ha un costo annuo che ammonta a 15.000,00 € circa: queste risorse vengono impiegate per coprire i costi del personale specializzato, la relativa formazione, la sensibilizzazione dei territori, il sostegno economico e materiale alle mamme che ne hanno bisogno, le spese generali (utenze, bollette, ecc...).
Nell’ottobre 2022, la FAV ha istituito un “salvadanaio” dove i donatori possono lasciare il loro contributo per sostenere e sviluppare il progetto.
(Alda Merini) ❞